Il Tirreno. «Uccise lo zio a bastonate» La sorella è parte civile

di Pierluigi Sposato

GROSSETO. Sì alla costituzione di parte civile di Maria Cristina Orlando nei confronti del fratello Claudio, imputato di omicidio. Sì alla trascrizione integrale delle intercettazioni telefoniche (qualche decina) dei cui brogliacci è stata rifiutata l’acquisizione. Riserva sulle richieste difensive, tra cui quella di effettuare una sperimentazione della presunta camminata di Claudio sulla scena del delitto.

È stata dedicata alle questioni preliminari la prima udienza in Corte di assise del processo in cui Claudio Orlando, 47 anni, è imputato di omicidio volontario premeditato: vittima lo zio Antonio Tucci, 71 anni, il cui corpo senza vita e orribilmente massacrato (presumibilmente a bastonate) venne trovato il 5 dicembre 2015 nell’appartamento di piazza Rosa Guarnieri Carducci, a Castel del Piano. Un omicidio per il quale Orlando si è dichiarato innocente.

La Corte (Giovanni Puliatti presidente, Giovanni Muscogiuri a latere, più i giudici popolari, sei effettivi e quattro sostituti) ha aggiornato al 23 febbraio il processo: ma in quella data non succederà altro se non l’affidamento dell’incarico per la trascrizione delle intercettazioni. Il dibattimento vero e proprio inizierà quando queste saranno disponibili: fra qualche mese. E sarà la volta dei testimoni dell’accusa.

Ieri il difensore di Orlando, l’avvocato Maria Pia Di Maio, si era opposto alla costituzione di parte civile, come già all’udienza preliminare: «Maria Cristina non è parte offesa: è nipote di Tucci, figlia della sorella; non rientra nella famiglia nucleare, non era convivente. Mancano le ragioni della richiesta di risarcimento fanni». «Infondata» tale eccezione per il pubblico ministero Giuseppe Coniglio. Idem per il legale di parte civile, l’avvocato Savino Guglielmi, che aveva ribadito la piena legittimità della costituzione (la richiesta è di 100.000 euro, ma comunque da decidere in via equitativa, anche perché Orlando è nullatenente e assistito con il gratuito patrocinio). L’eccezione è stata respinta («c’è il legame di parentela») e la parte civile è stata autorizzata alla costituzione.

Una ventina di testimoni di cui l’accusa ha chiesto l’ammissione (con la possibilità di riduzione del numero nel corso del dibattimento); una trentina quelli di parte civile (idem); una ventina quelli della difesa. Prima che arrivi il loro momento occorrerà attendere. L’intenzione è quella di tenere due udienze al mese, una volta che il procedimento assumerà il carattere di continuità.

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