Saranno i risultati di una perizia medico-legale a verificare la capacità d’intendere e volere di Manuel Foffo, sotto processo in appello a Roma per la vicenda della morte di Luca Varani, ucciso nel marzo 2016 durante un festino a base di sesso e droga.
L’ha deciso la prima Corte d’assise d’appello. Foffo è stato condannato a 30 anni di reclusione lo scorso febbraio con rito abbreviato per l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dalla minorata difesa. Il prossimo 6 febbraio sarà conferito l’incarico al medico legale Antonio Oliva (Università La Cattolica di Roma), allo psichiatra Stefano Ferracuti (Università La Sapienza di Roma) e al neurologo Marco Molinari (Clinica Santa Lucia di Roma). Della morte di Varani, insieme con Foffo, era accusato anche Marco Prato, a processo con rito ordinario, morto suicida in carcere.
Omicidio Varani, “Perizia per Foffo”. Il padre di Luca: “Merita ergastolo”
Furono trenta, tra coltellate e martellate, i colpi che straziarono il corpo di Luca Varani morto dopo ore di agonia nell’appartamento di Foffo nel quartiere Collatino, a Roma, dopo un festino a base di sesso e droga. Secondo l’accusa i due amici, dopo aver fatto uso di droga e alcool, uscirono di casa la mattina del 4 marzo 2016. Per gli investigatori, il loro intento era quello di vagare per le strade “alla ricerca di un qualsiasi soggetto da uccidere”. Una volta rincasati nell’appartamento di Foffo, contattarono Varani invitandolo a recarsi in quella abitazione dove poi fu compiuta l’aggressione finita in tragedia.
Non serve alcuna perizia, replica incredulo il padre della vittima. “È indubbio che Manuel Foffo quando uccise mio figlio era lucido; non serve alcuna perizia, merita l’ergastolo”. Spiega Giuseppe Varani.
“E’ stato un omicidio mostruoso, preceduto da un vero sequestro di persona. Hanno messo mio figlio in condizione di non fuggire, drogandolo contro la sua volontà. Poi lo hanno massacrato. Quello che gli hanno fatto è stata una mostruosità che avevano progettato prima. La premeditazione c’è tutta, la legge va applicata, questo è un caso da ergastolo”.
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