di Francesco Salvatore
Giudizio abbreviato per Manuel Foffo e rito ordinario per Marco Prato. Si divide così, per le loro scelte processuali, la strada giudiziaria dei due trentenni protagonisti del delitto del Collatino. Nell’udienza odierna davanti al gup Nicola Di Grazia i difensori dei due imputati, accusati dal pm Francesco Scavo di aver torturato e ucciso il 23enne di La Storta, Luca Varani, ed entrambi assenti davanti al giudice, hanno optato per un rito diverso. Una scelta, ad ogni modo, che non li separerà fino alla decisione del gup, prevista nell’udienza del 21 febbraio. Il giudice dovrà pronunciarsi nello stesso momento per l’eventuale rinvio a giudizio di Prato, difeso dall’avvocato Pasquale Bartolo, e per la condanna in abbreviato di Foffo.
Proprio il difensore di quest’ultimo, l’avvocato Michele Andreano, ha depositato una consulenza medica sulle condizioni di salute mentale del suo assistito, che entrerà nel fascicolo processuale: stando ai riscontri effettuati dai sanitari di parte – esami specifici psichiatrici, genetici e risonanze 3d – lo studente fuori corso di Economia sarebbe affetto da una patologia che lo avrebbe reso incapace di intendere e volere al momento del fatto.
di consiglio, il gup ha accolto la costituzione di parte civile dei genitori di Luca Varani e della fidanzatina del giovane, Marta Gaia Sebastiani. Di conseguenza, il gup ha fissato per il 6 febbraio prossimo un’udienza per l’intervento del pm Francesco Scavo e delle parti civili, mentre il 21 febbraio parleranno i difensori e non è escluso che nella stessa giornata il giudice si pronunci sia sull’esito del rito abbreviato sia sulla data del rinvio a giudizio per Prato.