Corte di Cassazione Sezione 1 Penale Sentenza n. 19816 9 maggio 2019

Reati contro la persona – Tentato omicidio – Prova del dolo – Assenza di specifiche ammissioni dell’imputato – Natura indiretta del dolo – Accertamento dell’animus necandi.


Nel reato di omicidio tentato, la prova del dolo, in assenza di esplicite ammissioni da parte dell’imputato, ha natura indiretta, dovendo essere desunta da elementi esterni e, in particolare, da quei dati della condotta che, per la loro non equivoca potenzialità offensiva, siano i più idonei ad esprimere il fine perseguito dall’agente. Ne consegue che, per l’accertamento della sussistenza “dell’animus necandi“, rileva in modo determinante l’idoneità dell’azione, che va apprezzata in concreto, con una prognosi formulata “ex post”, con riferimento alla situazione che si presentava all’imputato al momento del compimento degli atti, in base alle condizioni umanamente prevedibili del caso.