Il Tempo. Asilo nido da incubo. Condannate tre maestre

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Roma, 6 settembre 2016

Finisce con la condanna in primo grado dai 2 ai 3 anni di carcere per le tre maestre del “Nido del Parco”, l’asilo sull’Aurelia finito sotto la lente della procura di Roma per i maltrattamenti sui piccoli ospiti della struttura. Nello specifico per Manuela Giuliani il gup Paola Della Monica ha deciso 3 anni e 4 mesi di detenzione, 2 anni e 2 mesi invece per le colleghe Maria Rosaria Finotti e Maria Caterina Melis, condannate anch’esse per il reato di maltrattamenti ai danni dei 14 bambini affidati alle loro cure.

Non è stata accolta invece la richiesta di risarcimento del Campidoglio per danno d’immagine. Il Comune si era costituito parte civile chiedendo 400mila euro alle maestre ma senza ottenere soddisfazione dal gup che ha rigettato l’istanza. Resta invece in piedi la costituzione di parte civile dei genitori delle piccole vittime che in seguito chiariranno, attraverso i legali, la richiesta di risarcimento. «Non si può negare che ci sia soddisfazione per la conferma del reato di maltrattamenti» ha commentato l’avvocato Daniele Camerota, legale di parte civile delle famiglie. Sottolinea invece un altro aspetto la controparte, rappresentata da Savino Guglielmi, rappresentante legale dell’educatrice più anziana, la Finotti. «In ragione delle richieste della procura c’è stato uno stravolgimento» ha commentato l’avvocato.

La sentenza infatti, arrivata al culmine del rito abbreviato nelle aule del tribunale di Piazzale Clodio, ha giudicato colpevoli le educatrici sebbene la pena sia stata ridotta rispetto alle richieste formulate dal pm Vittoria Bonfanti, titolare del fascicolo. Erano stati chiesti infatti 4 anni e 4 mesi per la Giuliani e più di 3 anni per le altre due educatrici dell’asilo della Capitale. Il legale della Finotti ha aggiunto che «la strada di questo processo è lunga» facendo presumere un ricorso in appello dopo aver letto le motivazioni della sentenza, che arriveranno fra 90 giorni.

La vicenda ha origine nel marzo di quest’anno, quando, in seguito a indagini da parte della procura, erano venuti a galla episodi spiacevoli che vedevano coinvolte le tre condannate. Nelle carte degli inquirenti emergevano i dettagli dei maltrattamenti subiti dai bambini nelle ore trascorse al «Nido del Parco». I minori venivano «con violenza schiaffeggiati e sgridati, afferrati con un braccio e sollevati o trascinati per terra e sbattuti su una sedia o su un tappeto».

Anche il momento della mensa era stato traumatico per i piccoli che «quando non mangiavano il cibo volentieri venivano sollecitati con urla e minacce» fino a essere imboccati a forza causando in loro «conati di vomito».

Quanto subito all’asilo aveva lasciato il segno nella psiche dei piccoli, tanto che alcuni genitori ne avevano notato l’atteggiamento aggressivo.

Enrico Lupino

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